Reflui zootecnici: quando sono considerati rifiuti?
Un tempo l’attività di allevamento prevedeva una percentuale di animali limitata rispetto alla superficie del terreno così da permettere l’utilizzo di tutto il letame come fertilizzante agricolo. Ad oggi invece, con l’introduzione degli allevamenti intensivi, questi rifiuti superano ormai enormemente la capacità di smaltimento attraverso il terreno.
É fondamentale, quindi, per gli allevatori capire come smaltire correttamente questi rifiuti (chiamati Reflui Zootecnici), infatti una quantità eccessiva nel suolo, a causa dell’alta presenza di azoto, può provocare un inquinamento ecologico non indifferente.
Come avviene lo smaltimento letame animale?
Il corretto smaltimento liquami zootecnici è regolato dal d.lgs n. 152/2006 secondo cui questi rifiuti sono da definirsi tossici e sono identificati dal codice CER 02 01 06.
All’interno di questa categoria ritroviamo tutti i liquami e i reflui di origine zootecnica:
- letame bovino
- letame di pecora
- letame di coniglio
- liquami suini
- letame equino
- stallatico equino
- letame di asino
- guano di volatili
Questi rifiuti devono essere smaltiti rispettando la normativa così da tutelare l’ambiente. Sarà indispensabile identificare il tipo di bestiame e quali sono le tecniche di allevamento così da poter definire la capacità inquinante, inoltre valutando la consistenza di questi rifiuti si potrà individuare il metodo più corretto di smaltimento.
Per esempio, in caso di letame animale, questo rifiuto deve essere raccolto in specifici contenitori e trasportato presso il sito di smistamento specializzato.
Come avviene lo smaltimento letame bovino?
Reflui zootecnici normativa:
Secondo la normativa vigente il letame non è da considerarsi un rifiuto nel solo caso in cui venga raccolto e riutilizzato come fertilizzante. Quando però la quantità aumenta si rischia di cadere nell’illegalità, infatti secondo l’art. 137 comma 14 del testo unico per la Tutela Ambientale la mancata gestione dei rifiuti ha rilevanza addirittura penale.
Il letame infatti si suddivide in reflui palabili, quando è possibile creare dei mucchi da utilizzare velocemente, o reflui non palabili, in caso di reflui che non possono essere ammucchiati e devono quindi essere destinati ai siti di stoccaggio specifici per essere smaltiti.
Secondo la normativa vigente il letame e la cacca di cavallo, nel caso in cui non venga riutilizzato come fertilizzante, è da considerarsi quindi a tutti gli effetti un rifiuto e pertanto deve essere affidato ad una ditta certificata per la raccolta e il trasporto oltre che provvista di “Formulario di Accompagnamento Rifiuti”.
Come smaltire i liquami zootecnici a Salerno?
Non sempre è possibile la gestione reflui zootecnici interna all’azienda agricola, per questo è preferibile affidarsi ad aziende specializzate che siano correttamente iscritte all’Albo dei Gestori Ambientali Nazionali e che potranno eliminare correttamente e in velocità questo, ed altri, tipi di rifiuto.
Nella zona di Salerno e provincia un esempio è la nostra l’azienda che da anni è attiva nel settore con ottimi feedback da parte dei numerosi clienti. Smaltimento.salerno.it offre la possibilità di trasferire il letame dai vari luoghi di interesse, trasportandolo negli appositi contenitori, fino al punto di smaltimento autorizzato (trasporto letame normativa).
É possibile contattare la ditta sia telefonicamente che tramite il sito web per avere immediatamente informazioni sui tempi e sul costo dell’intervento. Smaltimento.salerno.it si occuperà quindi di ritirare i liquami zootecnici nella zona di Napoli, Salerno e Caserta e trasportarli con gli strumenti adeguati e a norma di legge presso i siti di smaltimento reflui zootecnici autorizzati ritirando inoltre un documento che certificherà il corretto smaltimento secondo le direttive di legge.
